Cos'è
Filo conduttore degli spettacoli itineranti a cura di Città Teatro, sarà l’avvincente racconto de Il Milione, in omaggio all’anniversario dei 700 anni dalla morte di Marco Polo.
Gli spettatori sono invitati ad avventurarsi lungo un percorso simbolico che si snoda attraverso la Valconca e che rappresenta le Vie della Seta o le rotte nei mari d’Oriente. Ogni borgo visitato sarà trasformato in un caravanserraglio, simile ai luoghi di sosta dei mercanti che viaggiavano verso il Levante. La figura di Marco Polo emergerà come emblema delle avventure e della curiosità che spingevano l’uomo oltre i confini noti, libero da pregiudizi e sempre alla ricerca di nuove conoscenze.
Un viaggio attraverso le fonti storiche
Per realizzare la drammaturgia di questo spettacolo, abbiamo studiato numerosi testi con l’intento di acquisire una visione più ampia della vicenda di Marco Polo. Durante la nostra ricerca abbiamo scoperto che, sotto la dinastia Yuan fondata da Kublai Khan, il teatro visse un periodo di splendida fioritura paragonabile, se non addirittura superiore, a quello del Teatro Elisabettiano. Gli spettacoli di quell’epoca erano ricchi di poesia, dramma, commedia, canto e abilità come la danza, l’acrobatica e la giocoleria, ed erano amati dal pubblico. Uno degli autori più celebri di quell’epoca è Wang Shifu, noto per la sua pentalogia di commedie intitolata La storia dell’ala occidentale.
Il teatro della dinastia Yuan è ben documentato in opere come Chinese Theater in the Days of Kublai Khan di J. I. Crump, che offre una panoramica approfondita delle pratiche teatrali e culturali di quel tempo. La raccolta The Columbia Anthology of Yuan Drama, curata da Chih-tsing Hsia, Wai-yee Li, e George Kao, fornisce una selezione rappresentativa delle opere teatrali più importanti di quel periodo, evidenziando l’influenza di autori come Wang Shifu. La ricchezza artistica di questo periodo è ulteriormente esplorata nel saggio di Min Tian, “Stage Directions in the Performance of Yuan Drama”, che analizza dettagliatamente gli elementi performativi e le tecniche utilizzate nel teatro Yuan .
La letteratura intorno al viaggio dei Polo – non dimentichiamo che insieme a Marco viaggiavano anche il padre Niccolò e lo zio Maffeo – è ricca di riferimenti e rimandi ai quali abbiamo sentito la necessità di attingere direttamente, per trattare materiale di prima mano su cui basare il testo. Sulle tracce di questa ricerca, ci siamo imbattuti nei testi originali della fatidica Lettera del Prete Gianni e nel Rebus in Oriente mirabilibus, che favoleggiavano di regni popolati di esseri mostruosi; negli scambi epistolari fra Papa Innocenzo IV e Güyük Khan, che riassestano le presunte gerarchie di potere; nel Compendium of Chronicles di Rashid al-Din, in cui si trovano tante descrizioni storiche. E per addentrarci nella figura del mercante medievale, siamo risaliti allo Speculum Regale, un testo didattico norvegese destinato all’educazione del principe.
Il plot narrativo degli spettacoli
Dopo 17 anni in Catai, l’occasione di tornare a Venezia viene data ai Polo con una missione: scortare e proteggere la principessa Kokachin fino alla Persia, dove dovrà sposarsi con il re Arghun. È questo lungo viaggio e tutto ciò che non è mai detto della giovane principessa a farci immaginare un impianto narrativo inedito.
Ogni episodio della rassegna ricostruisce una sosta lungo la navigazione che porta i Polo e la principessa Kokachin dalla Cina alla Persia. Il cuore di ogni spettacolo è il patto tra Marco Polo e Kokachin: Marco racconta le sue storie tratte dalla Descrizione del mondo (conosciuta come Il Milione), mentre la principessa risponde raccontando ogni volta un brano di un famosissimo testo teatrale dell’epoca Yuan, La storia dell’ala occidentale. Sul modello dei novellieri rinascimentali, abbiamo creato una sorta di “esamerone”, caratterizzato da uno scambio reciproco di storie, aneddoti e racconti.
Dopo gli spettacoli è previsto un momento conviviale.
Novità di quest’anno: la possibilità di abbinare alla visione dello spettacolo una passeggiata naturalistica prenotandosi all’ associazione Malatempora (Per Sentieri in Valconca).
Gli spettacoli sono adatti a un pubblico di tutte le età.