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La storia di Morciano di Romagna raccontata attraverso i suoi luoghi simbolici
A cura di Mario Garattoni
1. Piazza Boccioni
Scultura di Arnaldo Pomodoro "Colpo d'Ala", originale. Pomodoro è morcianese di nascita. L'impianto urbano di Dimoede Forlani ricorda quello romano ripreso da Torino.
2. Case Arcangeli - Guagneli (XVII/XVIII secolo), via Borgo Mazzini
Era un antico convento, poi stazione di posta, si incrociavano tre strade.
3. Fontana del Mercurio, piazza del Popolo
Copia del Gianbologna.
4. Lastra di vetro del Pozzo di Stivanon, piazza del Popolo (di fianco alla Fontana). Testimonianza di un episodio peculiare della storia di Morciano di Romagna: l'atto di rivolta popolare avvenuto durante il XIX secolo con oltre 50 arresti ed un morto in carcere. Stimolo alla rivolta l'azione di Gaspare Mariotti sull'acquisto del podere Fabbri.
5. Palazzo comunale, piazza del Popolo. Nel corso del tempo è andato incontro a tre trasformazioni. Nasce come "pavaglione" per il mercato dei bachi da seta, negli anni Venti del Novecento comincia il progetto per la realizzazione del palazzo comunale, negli anni Trenta avviene la costruzione della Casa del Fascio. Le tracce storiche di questo periodo sono nella scritta ancora presente sul fronte del palazzo. Sotto il loggiato, invece, le mattonelle in ceramica vedono la scritta "Piazza Arnaldo Mussolini", ora Piazza del Popolo.
6. Via Ronci - Lapide di Gaspare Mariotti, un insegnante che forse precedette il metodo pedagogico montessoriano.
7. Via Ronci - Prima fabbrica dei Ghigi.
8. Chiesa di San Michele Arcangelo, forse la quarta edificata. Terzo o quarto patrono di Morciano di Romagna.
9. Pizzeria "Il Borgo", piazza Umberto I: già magazzino dei Rolla che negli anni 20/30 erano i più grandi importatori di merluzzo d'Italia
10. Casa natale di Boccioni, piazza Giovanni Paolo II.
11. Casa Natale di Arnaldo Pomodoro
12. Piazza Umberto I, Cappella di Don Ferrante (già appartenente al territorio del Comune di San Clemente). Nel 1757 era già presente (forse è dei primi anni del 1600).
13. Palazzo Ferri, piazza Giovanni Paolo II. Oggi al suo posto c'è un condominio. Era la residenza di una ricca famiglia di possidenti con quattro palazzi pieni di reperti romani trovati nei loro poderi di questa Morciano e nella piana di San Pietro in Cotto, a San Marino, a Rimini.
14. Lapide di Garibaldi, piazza Garibaldi.
15. Castellaccia, piazza Garibaldi. Già sui resti di un castrum. Il toponimo lo porta al decimo secolo. Le basi delle mura sono romane, il vicino toponimo "Gaggio" porta alla presenza longobarda (VI, VII secolo).
16. Piazza Aia Pasini. Secondo il Tonini, Pasini era lo studioso riminese più rilevante del XVI secolo (famiglia di possidenti).
17. Via Pascoli. Ex Cinema Italia. Anni 20/30, il cinema più rinomato della Valconca.
18. Via Pascoli, ex scuola elementare.
19. Via Colombari, copia di una celebre scultura di Boccioni (di fronte all'ufficio postale).
20. Teatro Ronci, via Roma. Dopo quello di Rimini, il più bel teatro del Riminese. Famoso negli anni Trenta per il Veglione delle Viole.
21. Via Serrata, Fontana del Santo Amato.
22. Monumento ai Caduti, via Serrata/via Roma.
23. Casa Merli.
24. Osteria dell'Olga, via Bucci, una delle più famose della Romagna negli anni Quaranta.
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Morciano, la sua storia
Premessa: occorre partire da alcune considerazioni di carattere storico/geografico/documentale su un'area di circa 5 km lineari.
- La Piana di San Pietro in Cotto era attraversata dal percorso più antico ed importante d'Italia: la via dell'Ossidiana, che già dal quinto/sesto millenio risaliva l'Italia.
- Va ricordato che a ridosso della Piana vi era una cava di zolfo, minerale ricercatissimo ed utilizzato dai Romani.
- Il Fiume Conca aveva un percorso molto sinuoso le cui tracce sono ancora visibili a Casarola. In epoca romana passava a ridosso di Osteria Nuova.
- Nel XIV secolo (vedi gli Statuti di Rimini) è documentata la presenza di un ponte sul Conca, area di Casarola, dove vi era la Pieve (X secolo) di Sant'Andrea.
- Di fronte, sull'altro lato del fiume, vi era il castrum "Morzano" della famiglia Bennone, che non era la "Morciano forum" posta circa un miglio più a monte, lato Gemmano, vicino ad un ponte sul Ventena.
- Gasparo Rasi (XVII secolo) ci dice che sul fiume erano ancora visibili i resti del "Castrum Morzano", quindi era originariamente una struttura romana.
- Nel XVI secolo, su iniziativa dei Malatesta, l'ambito di San Clemente supererò il fiume Conca; in questo modo l'ambito andò ad interessare due comunità .
Nota: le fonti dal XVI al XIX secolo, comparate con la geografia, sono contradditorie. Manca l'ubicazione fondamentale di una chiesa nel XVIII secolo e l'ambito dell'antica cappella di San Simeone e San Leone (oratorio di Santa Maria Maddalena), dono di Bennone al monastero, aumenta il caos geografico.
La prima Morciano. Si trovava nella piana di San Pietro in Cotto (Casa Vecchia dei Ripa), vicino al ponte sul Ventena di Gemmano. Patrono forse era San Pietro. Probabilmente nel VI/VII secolo si costituisce, da parte dei bizantini, la Chiesa di San Giorgio che diventerà Pieve (nuovo patrono?). Castrum Conke, il più studiato d'Italia, probabilmente sovrastava il fiume Conca ed alle spalle aveva l'attuale castagneto di Serbadone.
La seconda Morciano. Un documento del 1183 (vedi Emiliano Bianchi 2009) definisce Morciano "curia". Era nel "Castrum Morzano", donato da Bennone al Monastero di San Gregorio in Conca. Patrono: San Giovanni Evangelista.
Terza Morciano: 1292. Poco più a valle del Castrum eroso dal Conca. Patrono: San Michele Arcangelo (Sant'Angelo).
Quarta Morciano: 1600. Da un atto del Consiglio comunale di Montefiore Conca, constatiamo la presenza del mercato di Morciano al confine di San Clemente (con 25 soldati addetti alla gestione del mercato).
Quinta Morciano: 1757. Una mappa indica Morciano poco a monte dell'area scout in via Santa Maria Maddalena. Il fiume Conca, poco più a monte, devia verso l'area Mec3/distributore Tamoil (Maria Lucia De Nicolò, Forum Vetus 2014). La strada vede a destra da Montefiore due "Fori Boari"; a sinistra una piazza con tre lati di case a schiera (25/27x50/54). Erano indicati i nomi dei proprietari, altri documenti dicono che nella piazza era presente una chiesa (non localizzata con precisione).
Sesta Morciano. Quella attuale. Si sviluppa nel XVIII secolo a cavallo di due Comuni. La chiesa è nel Comune di Montefiore Conca, la prospiciente Cappella di Don Ferrante nel Comune di San Clemente. Sicuramente la Castellaccia era più antica, come probabilmente l'area di via Poggio alle spalle di piazza Giovanni Paolo II. L'impianto urbano di Diomede Forlani richiama l'impianto del castrum romano ripreso da Torino.
L'accesso è libero
Morciano di Romagna, 47833, Morciano di Romagna