“Siamo alla ricerca storie!” Questo è lo slogan con il quale il
GAL Valli Marecchia e Conca avvia una vera e propria chiamata pubblica per la raccolta di
nuove informazioni sul territorio. L’iniziativa si colloca all’interno del percorso partecipato
che il GAL sta promuovendo per definire le caratteristiche identitarie del territorio, che
porterà alla creazione di un brand utile alla promozione turistica unitaria delle due Valli in
Italia e all’estero.
Sono 6 i laboratori previsti in Valmarecchia e Valconca, ai quali possono partecipare tutti i
cittadini che vorranno contribuire alla costruzione di una nuova mappa, dove a fianco delle
strade e dei sentieri, dei monumenti, dei fiumi e dei paesi, si potranno inserire esperienze,
racconti ed emozioni. Sono le cosiddette “Mappe del vissuto” o “Mappe di comunità” –
costruite con gli abitanti, per rappresentare lo spazio vissuto attraverso tecniche non
formali e creative.
Ognuno è invitato a partecipare, a partire dal 4 aprile a Pennabilli, presso il Museo
Naturalistico del Parco Sasso Simone, per poi continuare a Novafeltria il 5 aprile presso il
ridotto del Teatro Sociale e il 6 aprile a Torriana, presso la palestra della scuola
elementare di via Roma. In Valconca invece i laboratori si terranno il 16 aprile a Mondaino,
presso L’Arboreto, a Coriano il 17 aprile presso il Centro Giovani di via Piane e a Morciano
di Romagna il 18 aprile, presso la sala del lavatoio.
Tutti gli incontri si terranno alle 20.30 e saranno facilitati della Fondazione Ecosistemi,
l’organizzazione specializzata in strategie di territorio risultata vincitrice della gara per la
realizzazione del percorso partecipato.
Il percorso è in linea con l’idea di paesaggio promossa dalla Convenzione Europea del
2001, che lo definisce come “quella porzione di territorio così come percepita dagli abitanti
che lo vivono”. Paesaggio considerato dunque non solo nelle sue vedute e nelle sue
morfologie ma bensì come prodotto sociale, frutto dell’interazione millenaria tra uomo e
natura. Ma soprattutto paesaggio inteso come concetto culturale, che si amplifica grazie
alla dimensione percettiva e che accetta visioni diversificate. Lo stesso paesaggio che
diventa portatore di significati diversi senza perdere il suo ruolo aggregatore di chi in quel
paesaggio si riconosce.
Il risultato del percorso sarà una vera e propria mappatura di informazioni che non sono
presenti nelle guide turistiche, che uniscono ai dati cartografici gli aneddoti, le tradizioni, i
fatti storici, le leggende, i personaggi, le ricette e tutto ciò che può evidenziare la
complessa stratigrafia culturale delle due valli riminesi. Sarà un racconto corale e visivo di
quello che il territorio rappresenta per gli abitanti, un modo per raccontarsi e riconoscersi
all’interno di una comunità sempre più ampia, e per raccontare il territorio stesso a chi
proviene da altre terre.
Una proposta che il GAL fa al territorio, nella convinzione che, oltre a supportare aziende,
enti pubblici e privati sia necessario tenere sempre vivo un dibattito sui temi che il territorio
stesso ha scelto come chiave della strategia di sviluppo locale: paesaggio, sostenibilità,
biodiversità – e che intorno a questo dibattito si possa costruire una rete di cittadini,
associazioni e realtà che hanno a cuore il proprio territorio e la sua valorizzazione.
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Ogni informazione aggiuntiva è disponibile al sito www.vallimarecchiaeconca.it, dal
quale è possibile conoscere tutte le attività del GAL, compresi i bandi aperti in questo
momento (“Creazione di strutture ricettive e all’aria aperta – Op. 19.2.02.08”, “Investimenti
in Imprese Agroindustriali – Op. 19.2.01, “Strutture per servizi pubblici – Op. 19.02.01”),
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territorio.